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3/2017

giugno-luglio 2017

la pesca mosca e spinning copertina rivista 2017 3Sommario
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TECNICA SPINNING MARE

TOP WATER GAME

di Francesco Paolini

Popper, walking the dog, needle fish e skipping lures. Il fascino della pesca top water in mare «non ha eguali: si va a cercare la preda nel suo ambiente naturale, ma la si obbliga ad attaccare nella zona di confine fra il suo e il nostro mondo», per assistere a uno spettacolo esaltante.

ITINERARIO MOSCA

NERA STORY

di Massimo Magliocco

Dopo i terremoti dello scorso anno, c’è ora il rischio del danno economico indiretto, derivante dalla carenza di turismo dovuta alla paura e all’errata percezione che quelle regioni siano tutte un cumulo di macerie. La fantastica real­tà del Nera è lì a dimostrare il contrario.

TECNICA BASSFISHING

CRANKING TIME

di Renzo Della Valle

«Una categoria di esche molto in voga tra i bass-dipendenti yankee è senza dubbio quella dei crankbait. Il perché è presto spiegato: i crank sono tra le esche più facili da usare e qualche bass lo prendono sempre, anche se chi li usa non è propriamente un esperto».

TECNICA MOSCA

CARP ON THE FLY - seconda parte

di Gian Paolo Mingozzi

Dopo aver parlato nello scorso numero di attrezzatura, entriamo ora nel vivo della pesca alla carpa con la mosca: ricerca del pesce, studio delle sue abitudini alimentari, approcci e tecniche, tipologie di artificiali.

TECNICA SPINNING

PERSICI COL SOLLEONE

Giorgio Montagna

Il periodo estivo è uno dei migliori per insidiare il persico reale, nella prospettiva di ottenere qualche cattura non troppo lontana da quelle realizzabili in nord Europa. Giorgio parla delle strategie di pesca in relazione a tre precise categorie di artificiali.

COSTRUZIONE MOSCA

GIOCANDO CON L’ORGANZA

di Stelio Di Manno

«La principale caratteristica dell’organza, oltre alla mobilità, è la particolare consistenza, con effetto gelatinoso quando l’artificiale è bagnato e con una traslucidezza simile a quella del cotone idrofilo bagnato e del ‘cocchetto’, il bossolo del bombice del biancospino».

ITINERARIO SPINNING

L’ORO ARGENTINO

di Matteo Temprendola

Golden dorado sul Paranà: è uno dei target più agognati dal pescatore europeo, soprattutto a mosca. Per quanto riguarda lo spinning le notizie, anche in rete, sono meno diffuse. La prima esperienza dell’autore a confronto con lo splendido predatore argentino.

TECNICA MOSCA

ASOLE SULLA CODA

di Armando Quazzo

Tutti i modi per realizzare in proprio le asole sulle code, utili in varie occasioni di pesca: dal nail knot e dal Cliff’s loop ai vari tipi di asole termosaldate. Con guide fotografiche passo per passo e con un’intervista a un guru dell’argomento: Kieran Conlon.

TECNICA SPINNING MARE

A BEAUTIFUL WATER MIND

di Francesco Giordano

L’importanza della velocità in rapporto alle caratteristiche dell’artificiale. Gli elementi della presentazione dell’esca vengono esaminati in quest’ottica con riferimento a una situazione-tipo, utilizzata come esemplificativa del ragionamento proposto..

TECNICA TENKARA

L’ALBERO DEL TENKARA

di Davide Muccino Zarlenga

Dal Giappone la tecnica Tenkara è passata negli Stati Uniti e da lì è approdata in Italia. Le sue applicazioni possono essere molto diverse a seconda del modo in cui la si intende: nella sola versione originale o adattandola agli ambienti e alle situazioni concrete di pesca.

TECNICA SPINNING

TOP WATER PIKE

di Mauro Marzi

Il periodo estivo consente di tralasciare per un po’ gli artificiali classici dello spinning al luccio per divertirsi con esche fuori dal comune, come terrestrial, rane, anatidi, popper, buzz bait e pencil bait, da impiegare in superficie in attesa delle esplosioni più adrenaliniche.

COSTRUZIONE MOSCA

GALLO

di Ivano Mongatti

Materiale notissimo e assai importante, il gallo è uno dei primi illustrati agli allievi nei corsi di costruzione. Ivano mostra i diversi tipi di colli, alcune mosche storiche e approfondisce due aspetti particolari: la disposizione delle fibre e il modo di fissare e girare una piuma.

AUTOCOSTRUZIONE

PLASTIC WORM

di Moreno Bartoli

Invece di buttare i vermoni rovinati dopo l’uso, o peggio lasciarli nell’ambiente, inquinandolo, è possibile utilizzarli per crearne nuovi con varie tecniche, fondendoli e colando il materiale risultante in uno stampo autocostruito, aggiungendo eventualmente colori, lustrini e scent.