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Redazione

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Fly Tying Experience 2020 Loris Zecchinello

Loris Zecchinello

Nato a Motta di Livenza (TV) nel 1974, Loris Zecchinello si è appassionato sin da bambino alla pesca in tutte le sue forme. Inizia a frequentare nell'adolescenza i primi corsi d’acqua con le tecniche tradizionali, poi, raggiunta la maggiore età, si dedica per qualche anno all'agonismo per quanto riguarda la pesca alla trota in torrente e lago, raggiungendo in poco tempo i massimi livelli nei campionati a squadre e più volte le selezioni individuali per il club azzurro. Alla fine degli anni Novanta, stanco dei campi gara, scopre la pesca a mosca cercando di ingannare i temoli del Brenta. Da quel momento inizia la sua avventura dedicata esclusivamente a quest'ultima disciplina. Inizia fin da subito a costruirsi le prime mosche e frequenta il Fly Club Opitergium (allora Mosca Club Conegliano), dove apprende le basi. Nel 2004 si avvicina ai meeting di costruzione dove migliora la sua tecnica e acquisisce innumerevoli nuove nozioni sul fly tying. Si appassiona ai dressing classici studiandoli nei dettagli, legge testi di entomologia e imita gli insetti in chiave classica e moderna. Sentita la necessità di migliorare il suo lancio, nel 2010 frequenta un corso di perfezionamento al quale ne seguiranno altri che lo porteranno a far parte del corpo istruttori SLM, della quale ancora oggi fa parte. Nel 2012, in occasione del 1° Trofeo Bogia Nen, partecipa con tre imitazioni alle riprese per il programma «Pescavventura» di Alberto Salvini e Marica Cicoria per il canale Pesca del palinsesto Sky. Nello stesso anno gli viene dedicata una pagina sul sito www.scuolalanciomosca.it, dove pubblica le sue imitazioni con i relativi dressing e foto step by step di montaggio. Nel n. 2/2013 della rivista «La Pesca a Mosca e Spinning» appare il suo primo articolo, intitolato Scotch sedge. Nelle pagine della stessa rivista vengono pubblicate molte sue imitazioni, premiate più volte nel contest di costruzione all'interno della stessa.
La sua attenzione era rivolta inizialmente ai dressing classici, ma ora ama costruire prevalentemente con materiali naturali seguendo il famoso Italian style come da insegnamento di uno dei più grandi pionieri Italiani nella storia del fly tying, il grande Francesco Palù. Le sue imitazioni spaziano dal fresh water al salt water senza tralasciare i predatori delle acque dolci come lucci e bass. Ad oggi è ProTeam Ahrex, Proteam Swisscdc e fa parte del corpo Istruttori della SLM (Scuola Lancio Mosca) dove organizza regolarmente corsi di lancio nel mio territorio. Viene invitato spesso nei fly club italiani per costruire le sue mosche e scrive saltuariamente articoli inerenti il fly tying su «La Pesca Mosca e Spinning».
Di seguito alcuni risultati ottenuti nei vari meeting e contest frequentati negli anni.

2008  1° classificato al Trofeo Villa Tinin (UD)
         1° classificato premio spec. migliore mosca classica
2009  3° classificato al Trofeo Villa Guidini (TV)
2010  1° classificato al Trofeo Il Cadore, le Dolomiti e la PAM
2011  6° classificato al Trofeo Bisenzio e Premio speciale costruzione al Trofeo Il Cadore, le Dolomiti e la pesca a mosca
2012  3° classificato al 1° Trofeo Bogia Nen
2014  1° classificato al 1° Trofeo Fiume Sarca Tione di Trento(TN)
         2° classificato al X Trofeo Alto Brenta
2015  1° classificato al Trofeo TMC Riva del Garda (TN)
         1° classificato del contest Gamakatsu
         5° cl. nella cat. Nymphs, 5° cl. nella cat. Dry, 6° cl. nella cat. Streamers al 28° Slovenian Open Fly Tying Championship
         14° cl. nella cat. Dry fly, 8° cl. nella cat. Streamer al German international contest EWF 2015
2016  1° cl. nella cat. Streamers al 29° Slovenian Open Fly Tying Championship
2017  2° cl. nella cat. Nymphs, 2° cl. nella cat. Dry Fly al 30° Slovenian Open Fly Tying Championship
2018  1° cl. nella cat. Nymphs, 3° cl. nella cat. Realistic, 3° cl. nella cat. Streamers al 31° Slovenian Open Fly Tying Championship
2019  7° cl. al XVI Trofeo Bisenzio

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Fly Tying Experience 2018 Fabio Gasperoni 

Fabio Gasperoni

Residente a Terni, Fabio Gasperoni è nato nel 1981 e pesca a mosca dal 1999. Si è sempre dedicato principalmente alla costruzione di artificiali, partecipando a gare e a meeting come il SIM Fly Festival a Castel di Sangro (è socio e fiduciario regionale della SIM). È socio IFTA (Italian Fly Tiers Association) e a novembre 2015 ha rappresentato la SIM nell’Irish Fly Fair di Galway.
Partecipa dal 2011 come ospite fisso al workshop di costruzione organizzato dal Mosca Club Vallesina. Ama costruire di tutto, dalle effimere ai tricotteri, dai plecotteri al terrestrial, dagli scazzoni agli artificiali per calamari; negli ultimi anni si sta dedicando alla costruzione di streamer per predatori.

https://www.facebook.com/gasperoni.fabio

 

partecipante test

Fabrizio Gajardoni

Nato a Rimini, dove risiede, Fabrizio Gajardoni è appassionato da più di trent’anni di pesca a mosca e della costruzione di artificiali di ogni tipo. Ha iniziato a costruire mosche secche sin dall’inizio: la sua prima mosca fu una Devaux 699, aiutato e consigliato dal grande Massimo Masi, poi progressivamente ha esplorato il mondo delle sommerse e delle ninfe, approfondendo contemporaneamente la pesca sui torrenti dell’Appennino e i fiumi del nord Italia e Austria. Dopo aver approfondito la costruzione e la pesca al bass e al luccio, nel 1998 avviene la folgorazione con le full dress salmon flies. Da allora tutto è cambiato e l’interesse per queste splendide mosche lo ha portato a interessarsi di tutto quello che riguarda la costruzione. Ha così ampliato le sue conoscenze realizzando mosche di ogni genere e utilizzando materiali comuni e non: gli piace sperimentare nella costruzione qualsiasi materiale gli passi per le mani. Negli ultimi dieci anni si è dedicato quasi esclusivamente alla pesca in mare, trovando nuovi stimoli nella ricerca di nuove emozioni e nuove mosche da costruire, testandole personalmente. Adora costruire mosche divertenti e artistiche, che gli permettono di realizzare al morsetto quasi tutte le pazze idee che gli passano per la testa.

 

partecipante test

Piero Sistino

Nato a Torino nel 1972, Piero Sistino lavora come ingegnere nell’ambito della progettazione aerospaziale. Appassionato di pesca a mosca dall’età di 12 anni, vi si è avvicinato con l’amico Luca Savoretto e suo nonno Antonio, all’epoca membri dell’Amo d’oro: non finirà mai di ringraziarli per la loro pazienza e la passione che gli hanno saputo trasmettere. Ha proseguito poi a pescare e a costruire artificiali finché, qualche anno fa, si è iscritto all’IFTA (Italian Fly Tiers Association), di cui oggi è il responsabile Area Web su Facebook. Oltre ad aver trovato ottimi amici, frequentando l’IFTA ha avuto modo di perfezionare e ampliare le sue conoscenze sulla costruzione delle mosche, uno degli aspetti che più lo affascinano nella pesca a mosca. Nelle sue mosche predilige l’uso di materiali naturali; pur rimanendo fedele alle imitazioni classiche, ama sperimentare di continuo tecniche di montaggio innovative.

 

partecipante test

Simone Chesi

Nato nel 1974 e residente in provincia di Pisa, Simone Chesi si è appassionato alla pesca a mosca fin da giovane, praticandola sia in fiume che in mare. Nel suo cammino come pescatore ha avuto la fortuna di conoscere molte persone sia nell'ambito della costruzione che nel panorama della pesca e da ognuno di loro ha cercato di imparare il più possibile ai fini di una crescita personale. I luoghi che frequenta maggiormente sono i fiumi e torrenti dell'Appennino tosco-emiliano, con qualche uscita oltre confine: Slovenia, Austria, Croazia. La tecnica che pratica maggiormente negli ultimi anni è la pesca a ninfa in tutte le sue varianti. Il mondo della costruzione è stato da subito una malattia; all'inizio, in mancanza di informazioni disponibili, ha trovato non poche difficoltà ad apprendere le basi di questa affascinante arte, ma con il passare del tempo è riuscito tramite riviste, libri, amici e tanta pratica ad ampliare le proprie conoscenze. Oggi le sue imitazioni sono quasi unicamente mosche da pesca; ama sperimentare i vari materiali che il mercato globale propone, le varie tecniche di costruzione e tutto quello che questo fantastico mondo propone. Il suo motto è «C'è sempre da imparare da tutti».

 

Fly Tying Experience 2018 Stefano Ticchiati

Stefano Ticchiati

Stefano Ticchiati è nato a La Spezia nel 1974, città in cui vive e lavora. La passione per la pesca gli è stata trasmessa dal padre fin da quando era un bambino. Ha praticato diverse tecniche di pesca sino alla metà degli anni Novanta, periodo in cui si è avvicinato alla pesca con la mosca abbandonando tutte le altre. Avendo la fortuna di vivere in Liguria, terra chiusa tra il mare e i monti, pesca sia in acqua dolce che in mare. I luoghi che frequenta abitualmente sono i fiumi e i torrenti della Lunigiana, in particolare il Vara e i suoi affluenti, le coste liguri e dell’alta Toscana. Per questo motivo utilizza un po’ tutte le tecniche, dallo streamer alla secca, in base al luogo e al tipo di preda; in acqua dolce la pesca a sommersa ‘a scendere’ insidiando trote e cavedani è quella che preferisce, mentre in mare adora la pesca alla spigola dalla spiaggia, cercando di sfruttare i flussi di corrente. In entrambi i casi le insidie che propone ai pinnuti sono tutte di sua produzione, dal momento che la costruzione delle esche artificiali è stata fin da subito una sua grande passione.

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Nunzio Troisi

Nato nel 1958, Nunzio Troisi inizia a pescare già dall'infanzia praticando le più varie tecniche. A metà degli anni Settanta avviene il primo approccio con la pesca con la mosca, tecnica mai più abbandonata e che diviene esclusiva dai primi anni Ottanta, portandolo a trascurare tutte le altre. Nello stesso momento comincia anche a costruire i primi artificiali e le prime imitazioni di Oligoneuriella rhenana, insetto studiato approfonditamente, che popola massivamente il tratto del Sele-Tanagro. Nel 1983 avviene l'incontro con Roberto Pragliola durante un corso di tre giorni nel quale apprende importanti nozioni sulla tecnica di lancio. Alla fine degli anni Ottanta è uno dei soci fondatori del Mosca Club Salerno. Profondo conoscitore del fiume Sele e del Tanagro e fermo sostenitore del catch and release, dal 2010 comincia l'avventura con l'Associazione Riqualificazione Sele come responsabile del tratto fluviale e consigliere, con lo scopo di salvare il ceppo autoctono di questo fiume.