agosto-settembre 2015
Sommario
TECNICA SPINNING MARE
QUANDO IL MARE SI TINGE DI ROSSI - seconda parte
di Diego Bedetti
Anche in questo numero Diego tocca argomenti tecnici – come la scelta dell’imbarcazione, nonché di multifibre, terminali, artificiali, ami e nodi – e pratici – dal combattimento col pesce al suo rilascio.
TECNICA MOSCA
LEGATA A UN FILO
di Claudio Carrara
«Il sogno di ogni pescatore a mosca che si rispetti è vedere il proprio artificiale scendere leggero la corrente o sprofondare in essa libero dall’imprescindibile vincolo della lenza che lo rende goffo, sgraziato, spesso del tutto inaccettabile». Contro il dragaggio ma non solo.
TECNICA SPINNING
LE TROTE DEI TORRENTI ESTIVI
di T2 Tribe
Tutto il fascino della pesca nei torrenti, dai più impervi a quelli maggiormente accessibili, con la passione alla quale ci hanno abituato i ragazzi della T2 Tribe. Gli artificiali giusti per ogni ambiente e le regole d’oro da non dimenticare.
ITINERARIO MOSCA
MAGRA. RICOMINCIO DA TRE
di Gianfranco Baudone
Dopo alterne vicende gestionali e una storia funestata dal disastro ambientale del 2011, il Magra tenta ancora una volta di risorgere, grazie all’impegno e alla collaborazione dei soci del CIPM di Carrara/Massa. Caratteristiche, zone migliori, mosche.
TECNICA BASSFISHING
PUNCHING
di Luca Dal Cer
Una tecnica nata negli Stati Uniti per affrontare le cover più impervie presenti in Florida con una sorta di ‘estremizzazione’ del flipping. Luca presenta luoghi e tecniche, artificiali e attrezzature per praticarlo con successo anche nelle nostre acque. Accessori e varianti.
ITINERARIO MOSCA
LO SPIRITO DEL THINGVALLAVATN
di Boris M. Salnicoff
Il lago più grande dell’Islanda nasce lungo la faglia che separa la placca continentale euroasiatica da quella americana. «L’energia che doveva scaturire in un luogo simile non poteva che dar vita a qualcosa di unico».
TECNICA SPINNING MARE
SLOW PITCHING JIG
di Paolo Polimeni
Variante del vertical che richiede l’impiego di attrezzature dedicate, lo slow pitch si basa su un’azione «impostata sul ritmo e la cadenza del recupero, alternato a lunghi richiami che agevolano la discesa lenta del jig». Una trattazione esaustiva, frutto di innumerevoli uscite di pesca.
COSTRUZIONE TENKARA
ISHIGAKI KEBARI
di Paolo Trabucchi
La tecnica Tenkara si è ritagliata in questo periodo un indubbio ambito di interesse fra i lettori. Questa mosca da caccia ha hackle rigide e a seconda del metodo di utilizzo può rivestire il ‘ruolo’ di sommersa di superficie o di emergente, sino ad arrivare a un utilizzo come secca.
ITINERARIO SPINNING
SANTA MARIA DI LEUCA
di Giorgio Montagna
Il resoconto di una breve vacanza trascorsa nei pressi del porto pugliese. Nonostante le condizioni non proprio favorevoli del periodo di piena estate, la zona riserva comunque buone occasioni di cattura, oltre a offrire chiara l’immagine di tutte le sue potenzialità.
PERSONAGGI MOSCA
ROBERT GILLESPIE
di Armando Quazzo
Il protagonista di questo articolo è un istruttore irlandese di lancio tecnico, in particolare con canna a due mani, dal momento che vive nel distretto del Moy, uno dei più prolifici per la pesca del salmone. L’autore illustra qui alcune delle particolarità del suo insegnamento.
TECNICA SPINNING
SPINFLY IN RISORGIVA
di Roberto Cazzola e Renzo Della Valle
La tecnica dello spinfly – uno spinning più che ultralight, basato sul lancio di mosche appesantite – è nata nel 2010 durante una vacanza di pesca in una risorgiva della Carinzia, che ha confermato appieno la fattibilità del sistema.
TREK ’N’ TROUT
UNA TRAVERSATA DI PESCA
di Davide Mazzesi
Amante del trekking come della pesca, l’autore propone qui – dopo aver parlato in generale qualche tempo fa del trek ’n’ trout – il resoconto di una traversata dell’arco alpino piemontese che va dal Colle della Maddalena al Colle del Moncenisio. In compagnia di Aron.
COSTRUZIONE MOSCA
CUL DE CANARD
di Federico Renzi
Materiale fra i più importanti del fly tying, il cdc richiede una disamina che non si esaurisce in un solo articolo. Qui si parla brevemente della sua storia in Europa e in America e si descrivono alcune fasi della sua lavorazione, oltre a evidenziarne quattro tipologie diverse.
AUTOCOSTRUZIONE
BUZZBAIT
di Moreno Bartoli
Artificiale che ‘si vede’ con l’orecchio, il buzz sfrutta l’abilità dei pesci di percepire la presenza dei propri consimili grazie alle vibrazioni emesse e tenta di ingannarli con delle eliche che emettono grande rumore. Di fatto, uno spinnerbait modificato.