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Massimo Ginanneschi

Di origini toscane, Massimo Ginanneschi vive e lavora in provincia di Torino. Nato nel 1964, inizia a pescare da giovanissimo, nel 1970, approdando dopo pochi anni al mondo dell’agonismo, al quale si dedica a lungo praticando trota torrente e trota lago. Grazie a un amico, si avvicina alla pesca a mosca, dalla quale resta da subito affascinato; inizia a costruire e quest’arte per lui diventa una malattia. Con un gruppo di amici fonda la sezione del CIPM Valli Di Lanzo, diventa quindi redattore per PIPAM, socio dell’Old River Fly Club Torino, pro team Alpi Fly Fishing. Presidente e grande sostenitore dell’IFTA (Italian Fly Tyers Association) si sta tuttora dedicando all’espansione di quest’associazione e alla divulgazione della costruzione di mosche artificiali. Si diletta nella creazione di mosche da acqua dolce, ma non disdegna gli artificiali per la pesca in mare. La passione per la meccanica gli ha fatto conoscere Franco Cottarelli, titolare della CTA, ottimo costruttore di morsetti made in Italy, per il quale è diventato tester. Collabora con la rivista «Confluenze magazine» ed è coautore del libro Ricette di costruzione. Ha una visione della pesca a mosca a 360°, pur preferendo la pesca a ninfa. Le sue acque preferite sono fiumi e torrenti di fondovalle di media e grande portata. Il suo motto da fly tyer è: «Ricordati, ogni volta che osservi qualcuno al morsetto: guardalo bene, cerca di carpire anche la più piccola cosa e fanne tesoro».