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Tutela delle specie ittiche autoctone e recupero ambientale. Esperienze a confronto

Nella giornata di sabato 26 novembre 2016, presso la sala Colucci di corso Venezia 47 a Milano, si è tenuto il Convegno «Tutela delle specie ittiche autoctone e recupero ambientale. Esperienze a confronto», organizzato da Spinning Club Italia a.s.d., al quale hanno partecipato esponenti di Fipsas, UNPeM, Fly Angling Club, Comitato Centro Adda, riserva Somin, Spinning Brugherio, Ticini Linea, Novara Anglers Club, Anonima Cucchiaino. Le relazioni hanno proposto i significativi e positivi esiti di attività di recupero di specie pregiate autoctone a rischio di estinzione, dimostrando la concreta possibilità di azioni volte alla conservazione e alla tutela della biodiversità a cui ciascuna specie concorre. In particolare le esperienze messe in campo nell’alto Sesia dalla Società Valsesia Pescatori Sportivi e nel fiume Sile da Spinning Club Italia hanno documentato l’efficacia di interventi diretti a due specie autoctone: il temolo ‘pinna blu’ (Thimallus Aeliani) e il luccio (Esox flaviae), patrimonio della biodiversità che caratterizza le specie ittiche italiane. A fronte dei successi documentati, il convegno, in particolare con la relazione di Andrea Agapito del WWF, ha denunciato come ormai da troppi anni la gestione delle acque e dei fiumi italiani sia prevista da buone leggi che spesso non sono applicate a sufficienza, a fronte di interventi concreti che, talora in violazione delle norme, contribuiscono a un prevedibile e progressivo dissesto idrogeologico del territorio.
Il convegno ha sottolineato la necessità di avviare una progettazione del territorio e delle sue acque che realizzi una progressiva ri-naturalizzazione delle aree, perché laddove possibile il dissesto idrogeologico venga affrontato con modalità già altrove sperimentate e ormai diffuse nella pratica di altri paesi europei recuperando in tal modo anche il patrimonio faunistico autoctono. In questa direzione Spinning Club Italia procederà con particolare attenzione per il fiume Adda a predisporre alla Regione Lombardia e alle istituzioni locali pubbliche e private progetti di recupero delle zone umide laterali al fiume Adda, sapendo di poter contare sulle associazioni di pescatori che, per affrontare e sostenere la tutela ambientale del fiume, si sono riunite in comitati come il Centro Adda e l’Adda Sud. Al termine del convegno Mario Narducci, presidente di Spinning Club Italia, e Andrea Agapito Ludovici, in rappresentanza del WWF, hanno rinnovato il protocollo d’intesa che impegna le due associazioni a un lavoro comune a tutela dell’ambiente e della fauna ittica.

Leggi il testo dell'accordo SCI-WWF del 2011.

Leggi il testo del rinnovo dell'accordo.

2017 01 SCI Convegno 2

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